Polonio radioattivo nelle sigarette

Credo che sia meglio gustarsi una sigaretta che temere di morire fumando. Credo anche che non fumare sia molto meglio di essere schiavi della sigaretta. La via verso la liberazione dal fumo deve essere, secondo me, una via piacevole, di crescita, di rinnovamento, di scoperta di nuovi modi di essere. E devo dire che il non fumare è veramente un bel modo di essere. Visualizzare i propri polmoni che ritornano rosa, sentire il proprio corpo che è più pulito è veramente una bella sensazione. Alcuni però hanno bisogno di sentirsi spaventati per decidersi a fare un passo verso la salute. Ripeto ancora che sono assolutamente contrario alle scritte mortifere sul pacchetto di sigarette, che indispongono il fumatore e subliminalmente suggeriscono proprio ciò che si teme, così come sono contrario alle terapie avversive od ai divieti da lager. Riporto però alcuni dati che sono di pubblico dominio e che vanno meditati: le sigarette contengono un vero e proprio arsenale di sostanze che fanno male, tra cui il Polonio, un elemento radioattivo. Il Polonio 210, proprio quello che gli agenti dei servizi segreti impiegano per avvelenare gli avversari, quello che è stato utilizzato per uccidere Alexander Litvinenko a Londra nel 2006. A quanto pare la radioattività del fumo di sigaretta deriva dai fertilizzanti utilizzati nelle piantagioni di tabacco, ricchi di polifosfati contenenti radio (Ra-226) e i suoi prodotti di decadimento, piombo-210 (Pb-210) e Po-210. La combustione della sigaretta ci dà perciò un bell’aerosol al Polonio 210 alfa-radioattivo direttamente nei bronchi e polmoni.

Un buon motivo per considerare la opportunità di smettere. Che ne dite?

Massimo Dr. Soldati
Psicologo Psicoterapeuta
Ipnosi Antifumo

Alcuni articoli sull’argomento:
Corriere – C’è anche il Polonio nelle sigarette
Corriere – Le sigarette sono radioattive e l’industria lo sapeva
Polonio: arma letale anche nel tabacco 
ISS – Polonio il killer radioattivo